3 Aprile 2018

Le rose dell’Altopiano

 

La storia presenta i tratti del romanzo storico, essendo ambientata nelle le settimane che videro lo svolgersi della celebre Battaglia degli Altipiani.

D’altro canto mostra le caratteristiche del thriller, in quanto il protagonista, Vincenzo Martini, Capitano dei Reali Carabinieri di stanza ad Asiago, si trova a investigare sui brutali omicidi di tre bambine, probabilmente commessi dallo stesso maniaco, dunque un vero e proprio killer seriale e la detection, almeno fin quando la Strafexpedition non entra nel vivo e lo stesso Martini ne diviene attore, è di certo l’elemento portante del libro.

La cerchia dei sospettati alla fine si stringerà intorno a tre ufficiali, diversi per carattere e aspetto, ma ugualmente riconducibili ai delitti.

Il capitano Martini, è, prima che un militare, un uomo che cerca di conservare la propria affettività e sensibilità anche quando la barbarie e la massima espressione di violenza – la guerra – hanno ormai abolito ogni regola di vita civile.

Eppure Martini va avanti, come se quell’indagine per lui finisse con l’assumere un significato più ampio, ben oltre la semplice inchiesta: riaffermare la preponderanza della legge, dell’umano, del giusto, innanzi a un mondo ormai governato da forze oscure e distruttive.

E alla fine, mettendo a repentaglio la sua stessa vita, in un epilogo mozzafiato, riuscirà a risolvere il caso.

 

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